Immagini in diretta dalla Webcam ex Cava Pierucci - Empoli

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L’Area Naturale Protetta di Interesse Locale di Arnovecchio

Situata nel Comune di Empoli, circa un chilometro ad est del centro abitato, l’Area Naturale Protetta di Interesse Locale (ANPIL) di Arnovecchio si colloca in un paleomeandro dell’Arno. Il fiume delimita l’area a nord, mentre a sud scorre la Strada Statale 67; la città di Empoli e l’abitato di Fibbiana (Montelupo Fiorentino) ne costituiscono rispettivamente il limite occidentale e quello orientale.

Essa è caratterizzata da un mosaico di ambienti diversi, che, sebbene di origine artificiale, con il progressivo abbandono di alcune attività produttive sono andati incontro a processi spontanei di naturalizzazione tuttora in atto.

A modellare maggiormente la morfologia dell’area, dopo la realizzazione della rettifica dell’alveo originario dell’Arno (effettuata nel corso del XVI secolo per prevenire le ricorrenti esondazioni del fiume), sono state le recenti attività estrattive di ghiaia, che, a partire dal 1966, si sono protratte per vari decenni, portando alla formazione di alcuni bacini lacustri.

Il restante territorio è a prevalente destinazione agricola, con una certa promiscuità di colture erbacee e legnose ed un assetto dei campi ancora riconducibile al paesaggio rurale tradizionale. In esso sono ben riconoscibili i segni della bonifica storica, identificabili nel sistema di canali che corrono sul lato sud dell’area.

Il territorio di Arnovecchio è inserito nell’elenco della Aree Naturali Protette di Interesse Locale della Regione Toscana (ANPIL) ai sensi L.R. 49/95. L’Ente gestore dell’ANPIL è il Comune di Empoli, che ha predisposto uno specifico regolamento di gestione.

Il recupero delle cave

Oltre alle strutture di fruizione già realizzate nella’area ex cava Pierucci, sono allo studio varie opere di miglioramento ambientale a fini naturalistici, volte principalmente a determinare una ulteriore diversificazione degli ambienti umidi.

Opportuni interventi di modellazione delle sponde su alcuni settori dei laghi potrebbero infatti conferire una struttura più naturale a tali bacini consentendo di ricavare nuovi habitat (come le acque basse) o di ampliarne alcuni già esistenti (canneto e bosco igrofilo).

La realizzazione di isole vere e proprie o di piccole piattaforme galleggianti ancorate al fondo, potrà incentivare la sosta e la nidificazione di alcune specie di uccelli acquatici.

Interventi specifici potranno essere inoltre indirizzati verso il contenimento di alcune specie alloctone invasive.